Descrizione
Di particolare effetto è la sopraelevazione merlata e turrita del palazzo baronale, del 1928 su progetto dell’ing. Luceri di Maglie, popolarmente chiamato castello.
Agli inizi del Novecento risalgono altre case di cittadini benestanti con frontali in pietra leccese lavorata da scalpellini locali: casa di Ugo Nuzzo, Giuseppe Bortone, Salvatore Frassanito e Costantino Boccadamo in via Roma; di Cesario Nuzzo in via Cellini, di Carlo Nuzzo in Piazza della Vittoria, di Vitale Modoni e Rodolfo Mariano in via Convento.
Portali e architravi in pietra leccese con decorazioni, fregi e fiori si diffusero successivamente anche nelle case del popolo.
Modalità d'accesso
Luoghi privi di barriere architettoniche e visitabili da tutta la cittadinanza.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 5 marzo 2024, 11:43